Di Ugo su Mercoledì, 16 Settembre 2020
Categoria: DSA-BES

Screening per DSA

Lo screening è una metodologia di valutazione che consente di individuare aree specifiche di difficoltà e criticità che possono essere predittive per lo sviluppo di un disturbo. Non si tratta di effettuare una diagnosi, ma di mettere in luce l'eventuale consolidamento o difficoltà rispetto ai prerequisiti che, nel caso di uno screening per DSA, servono per padroneggiare competenze quali la lettura, la scrittura e la capacità di calcolo.
Spesso, nella realtà quotidiana, gli insegnanti della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria evidenziano difficoltà in alcuni studenti che sono maggiori rispetto ai compagni e le segnalano ai genitori, senza però avere un parere o un dato oggettivo. Ciò che caratterizza invece uno screening per DSA è la possibilità di utilizzare strumenti standardizzati che forniscono dei risultati confrontabili con le prestazioni medie che ci si aspetta dagli studenti rispetto ad una specifica fascia d'età ed avere, di conseguenza, una valutazione oggettiva di ogni studente.
Inoltre, la diagnosi per DSA si può effettuare a partire dalla fine del secondo anno della Scuola Primaria, mentre i test di screening si possono somministrare anche a partire dalla Scuola dell'Infanzia.

In cosa consiste lo screening?
Gli screening per DSA possono comprendere non solo test somministrati da psicologi direttamente agli alunni, ma anche questionari osservativi o interviste strutturate per genitori ed insegnanti. Le prove da somministrare ai bambini indagano, oltre alle abilità specifiche per la lettura, scrittura e calcolo, anche la consapevolezza fonologica e del linguaggio orale, la memoria di lavoro e i processi di transcodifica, mentre i questionari osservativi fanno riferimento alle abilità neuropsicologiche di base, al comportamento e alle esperienze affettivo-relazionali osservabili nel singolo alunno.
Per migliorare l'attendibilità e la precisione dei test di screening, è consigliato utilizzare sia i test da somministrare agli alunni, sia i questionari per gli adulti di riferimento, in modo da raccogliere più informazioni possibili.
È da sottolineare che eventuali punteggi al di sotto della media delle prove di screening non sono associabili direttamente alla presenza di un Disturbo Specifico dell'Apprendimento, ma segnalano delle difficoltà. In questi casi sarebbe opportuno intraprendere una verifica più approfondita con dei professionisti, sia per colmare le lacune e le difficoltà incontrate, anche se non riconducibili ad una diagnosi di DSA, sia, in caso contrario, per intervenire in modo precoce e migliorare la prognosi del disturbo.
Infine, un ulteriore vantaggio delle attività di screening risiede nel ruolo significativo di sensibilizzazione e formazione degli insegnanti, non solo per il riconoscimento precoce dei segnali di rischio per lo sviluppo di un DSA, ma anche per la messa in atto di azioni didattiche adeguate basate sulla comprensione dei meccanismi coinvolti nelle abilità specifiche.