Di Ugo su Venerdì, 02 Novembre 2018
Categoria: Scuola

La storia di Alessandro: DSA alla maturità!

"Mi hanno chiesto di parlare di un argomento che mi piace, mi appassiona e mi rappresenta e ho scelto la dislessia perché mi ha sempre caratterizzato (dalla seconda elementare sono certificato DSA). Grazie alla tesina ho approfondito le diverse sfumature come DSA, per esempio io sono un DDAI (deficit attenzione e iperattività). Fin da piccolo ho incontrato diverse difficoltà, non riuscivo a scrivere la 'A' e io mi chiamo 'Alessandro' e quindi è un bel problema…"

Alessandro è un ragazzo spigliato, con la battuta pronta, gran chiacchierone e benvoluto da amici e compagni. Oggi si prepara all'esame di maturità con la sua tesina sulla dislessia dal titolo "Ieri ed oggi"

La sua storia è lunga: nel 2007, all'età di otto anni, ha seguito un programma di potenziamento con gli psicologi del Centro Leonardo, a causa delle sue forti difficoltà di apprendimento.
Nella sua tesina racconta che anche suo padre in età scolastica aveva le stesse difficoltà, ma veniva bollato come "lavativo" ed è stato costretto anche a ripetere un anno per questo motivo.

"Alle elementari la mia maestra pensava che la prendessi in giro perché rispondevo alle sue domande con affermazioni che associavo liberamente e che risultavano fuori contesto".

Nel liceo di Alessandro (che lui riconosce come sensibile e attrezzato per queste problematiche) ci sono circa cento ragazzi con diagnosi e nella sua classe sono dieci ragazzi su trenta. Il fatto che siano molti è secondo lui un elemento positivo in quanto aiuta a superare la vergogna.

Oggi il nostro neo diplomato è molto tranquillo ma in passato ha dovuto superare anche lui l'imbarazzo di utilizzare degli schemi diversamente dai compagni o rimanere in classe un'ora più degli altri e, per non essere escluso, è diventato molto bravo negli sport dove si sentiva "uguale" ai suoi amici. Come molti altri, ha dovuto affrontare anche diverse "battaglie" all'interno dell'ambiente scolastico per far rispettare i suoi diritti e combattere gli stereotipi che ruotano intorno alle diagnosi di DSA e questo lo ha reso ancora più forte e consapevole.

"Sono soddisfatto del mio percorso: se oggi apro i quaderni delle elementari, mi rendo conto di quanta strada abbia fatto fino ad oggi. Ringrazio molto i miei genitori per aver riconosciuto il problema e per avermi sempre seguito in questo percorso. Grazie a questi sforzi ogni anno sono riuscito a essere sempre promosso e non ho mai sofferto di mancanza di autostima."


Come percorso futuro si divide tra l'intenzione di iscriversi alla facoltà d'ingegneria oppure economia, non nascondendo qualche normale preoccupazione per la mole di studio e per dover abbandonare un ambiente protetto come la sua attuale scuola.

Alessandro ha molte idee e proposte per migliorare il mondo scolastico rendendolo più a misura di DSA e sottolinea quanto sia importante, soprattutto per i DDAI come lui, essere aiutati ad appassionarsi alle materie ed avere una maggiore libertà di scelta degli argomenti, perché, anche se negli ultimi dieci anni si è fatto molto, ci sono ancora molti aspetti da migliorare.

È davvero un piacere aver conosciuto un ragazzo in gamba che ha fatto della sua diagnosi un punto di forza.

Bravo Alessandro!



 


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