Gli interventi sui disturbi eterogenei, come l'autismo, devono essere personalizzati e individualizzati, cuciti sartorialmente su quella persona, in base alle sue caratteristiche e al suo ambiente: a seconda delle esigenze, presso il nostro Centro vengono attuati e integrati diversi modelli affinché abbiano una maggiore efficacia, basati soprattutto sull'osservazione, per conoscere il bambino nella sua singolarità, e sulla diagnosi funzionale. Ogni intervento, infatti, parte dai punti di forza e dalle predisposizioni personali del bambino, iniziando poi da quelle abilità che il paziente riesce a portare a termine con l'aiuto dell'adulto. Appare, però, di fondamentale importanza con questi pazienti strutturare il tempo e lo spazio, soprattutto attraverso l'uso di supporti visivi, che rispondano alle domande "dove, cosa, come, con chi, quando, per quanto tempo, cosa succede dopo". Tutte le persone che interagiscono con il bambino devono condividere questa tipologia di comunicazione per poter generalizzare ciò che apprende durante l'intervento anche in altri aspetti della vita quotidiana; non solo, questo permette al bambino di rispondere in modo più funzionale e autonomo e arginare, così, la confusione e l'ansia e, di conseguenza, i comportamenti problema.
Se il bambino è piccolo, un modo è quello di dividere i giochi per categoria, divisi in scatole con una foto del contenuto incollata sopra, ed eliminare ciò che può distrarre il bambino: un ambiente neutro, privo di stimoli eccessivi, con colori meno accesi come il blu e l'azzurro, può dargli maggiore stabilità, prevedibilità e meno sovraffollamento visivo. Per strutturare il tempo andranno usate:
- strisce visive, con foto che mostrano e delineano il susseguirsi delle attività e delle pause (utile soprattutto anche per imparare le varie autonomie, ad esempio fare la pipì e lavarsi le mani da soli);
- fogli (con foto e disegni annessi, quindi agende visive) con le attività che verranno svolte ogni singolo giorno della settimana;
- timer visivi e sonori per prepararlo alla fine di una attività.