Di Ugo su Giovedì, 08 Novembre 2018
Categoria: Ricerca

L’attenzione è come una torcia

"La nostra realtà è formata dalla nostra percezione del mondo in cui viviamo, che a sua volta dipende da ciò su cui focalizziamo la nostra attenzione." (Star Wars: Episode I - The Phantom Menace)

La percezione cosciente, infatti, è guidata dall'attenzione. Circa il 50% delle persone, quando si concentra su un compito, non ha percezione degli eventi inattesi che sono invisibili finché non vengono fatti notare esplicitamente. Questo fenomeno si chiama "cecità attenzionale" ed è un fenomeno cognitivo.
È come se l'attenzione, e di conseguenza la percezione, assomigliasse a una grossa torcia che utilizziamo per mettere a fuoco gli oggetti che ci interessano nel mondo che ci circonda. Il fascio di luce, che può essere allargato o concentrato, ci permette di percepire consapevolmente su quali oggetti viene posto maggiore interesse. L'area illuminata è a fuoco, mentre ciò che si trova ai margini del cono di luce è visibile ma poco definito. Infine, il resto degli stimoli sensoriali viene ignorato ed escluso dalla percezione.

Di solito dirigiamo l'attenzione in maniera volontaria sugli stimoli per cui proviamo maggiore interesse, ma essa può essere anche attratta in maniera non intenzionale e parzialmente inconsapevole da alcune specifiche tipologie di stimoli sensoriali, come ad esempio i contrasti e le discrepanze. Per esempio, la comparsa di un mutamento alla periferia del campo visivo, come un cambiamento di luminosità o di colore, un movimento inatteso o la presenza di un oggetto inaspettato, richiama immediatamente l'attenzione sullo stimolo, al fine di controllare velocemente se non ci sia qualcosa da cui difendersi o qualcosa di cui beneficiare, come quando si schiva istintivamente un ostacolo o si afferra un oggetto al volo. Quando però siamo molto concentrati su un compito o un oggetto, la nostra facoltà innata di percepire gli stimoli involontari si riduce drasticamente e sembriamo "ciechi" alla presenza di oggetti ed eventi che non sono direttamente correlati all'oggetto della nostra attività primaria.
Questo fenomeno si chiama "attenzione selettiva" e rappresenta sia un limite sia un vantaggio: è fondamentale sia per avere un'esperienza coerente del mondo sia per dirigere le nostre azioni in maniera efficace.

L'attenzione è quindi una risorsa limitata e corre il rischio di essere consumata dall'abbondanza di stimoli sempre più rapidi e continui di cui ci bombarda l'ambiente in cui viviamo; apre il nostro sistema percettivo e ci permette di:
- notare ciò ci circonda
- concedere attenzione agli stimoli presentati dal nostro sistema sensoriale
- individuare le situazioni positive o potenzialmente interessanti
- cogliere per tempo le opportunità

È quindi essenziale imparare a gestire l'attenzione con consapevolezza, impedire che venga risucchiata da processi poco utili e impiegare le strategie necessarie per ripristinarla nei momenti in cui è ridotta o affaticata.