Psicologia e Apprendimento

Il blog di Centro Leonardo

Psicologia e Apprendimento

Videogiochi di oggi: Fortnite - Parte 2

Quando si può iniziare a giocare

L'età media dei giocatori alla Coppa del Mondo di Fortnite era di 16 anni, i concorrenti più giovani avevano 13 anni e il requisito di età dichiarato per Fortnite dalla classificazione PEGI è di 12 anni. I bambini di 6 e 7 anni giocano regolarmente a Fortnite, un gioco in cui l'obiettivo è uccidere ogni altra persona nel gioco. Nonostante in questo articolo si riporti che il gioco non abbia caratteristiche violente è lecito chiedersi quando si è troppo giovani per giocare a Fortnite.

Come verrà riportato in seguito, infatti, più che gli aspetti violenti e aggressivi del gioco, si ritiene necessario porre l'attenzione più sugli aspetti educativi e sociali, soprattutto nei bambini, ma non solo.

Essendo un fenomeno sociale mondiale, non solo perché avvincente e gratuito e quindi giocato da moltissime persone, ma anche perché è accompagnato da molti Youtuber che mostrano video live mentre giocano, il rischio è quello che il ragazzo sviluppi un'immedesimazione troppo accentuata, un'investitura inopportuna grazie alla quale il rapporto col gioco può condizionare il senso di autostima del ragazzo, soprattutto se molto giovane. Come regola generale, comunque, si consiglia di iniziare seguendo le linee guida fissate dagli sviluppatori del gioco e di considerare Fortnite come "adatto" ai ragazzi dai 12 anni in su. Se vuoi consentire ad un bambino di 11 anni di giocare a Fortnite, valuta se tuo figlio è in grado di riconoscere la natura del gioco e, nel caso, di allontanarsene.


Aspetti sociali di Fortnite

Come in parte precedentemente illustrato, Fortnite presenta molti aspetti accattivanti:

  • Il gioco è avvincente, con una grafica che può piacere a tutti, soprattutto ai più giovani.
  • È gratuito, la sua fruibilità è massima ed è molto presente nei social network o sulle piattaforme di Youtube e Twitch. Questo aiuta sicuramente il gioco a fomentare la sua fama.
  • È adatto a ragazzi giovani, visto il suo scopo meramente ludico. Non presenta nessuna tematica particolare e le battaglie sono senza dubbio più connotate dalla strategia, dal saper costruire o addirittura dal sapersi coordinare e collaborare con la propria squadra (modalità squadre) piuttosto che da aspetti aggressivi e violenti.
  • La presenza dei forzieri nella mappa e la possibilità di saccheggiare i nemici sconfitti sicuramente rafforzano la sensazione di ricompensa e di gratificazione nei giocatori, l'attesa e la speranza di trovare armi epiche può essere paragonata alle sensazioni che impregnano il gioco d'azzardo.
  • La possibilità di acquistare vestiti e gadget particolari per decorare il proprio personaggio aumenta la possibilità di immedesimarsi e di non abbandonare il gioco alla luce di quanto investito.

Attenzione, però, studi recenti hanno riportato che gli individui con una spesa per microtransazioni notevolmente più alta possono avere maggiori probabilità di sostenere i sintomi di un comportamento di dipendenza. I risultati hanno suggerito che la spesa di Fortnite fosse correlata principalmente alle influenze sociali. Secondo quanto riferito, i partecipanti con un amico intimo che ha effettuato acquisti nel gioco avevano maggiori probabilità di effettuare questi acquisti da soli. Inoltre, spendere soldi per Fortnite era associato all'appartenenza a un social network online più ampio di giocatori di Fortnite. Questi risultati suggeriscono che, in Fortnite, i comportamenti di spesa possono avere importanti basi sociali e che questi fattori sociali sembrano essere più pertinenti nel prevedere la spesa per alcuni giocatori rispetto alle variabili che sono comunemente correlate alle differenze individuali.

L'impulsività del tratto, ad esempio, non era associata alla spesa finanziaria sebbene questa variabile sia stata costantemente implicata negli studi sui comportamenti di spesa ripetitivi. I comportamenti di spesa nel gioco possono essere spiegati con riferimento all'apprendimento sociale, per cui l'amico intimo di un giocatore che spende soldi per Fortnite ha un'influenza modellistica che aumenta la probabilità del giocatore di effettuare acquisti in-game. Questo può estendersi al giocatore, poiché sperimenta rinforzi indiretti osservando le ricompense acquisite dall'amico dato che alcuni acquisti possono essere mostrati apertamente, come ad esempio indossando nuovi abiti. In questo contesto, i giocatori possono aderire a norme soggettive relative alla spesa in-game dei loro amici: ad esempio "spendo X perché credo che i miei amici spendano X".

Oppure possono decidere di affermare la loro identità sociale spendendo di più in articoli cosmetici unici per segnalare o migliorare il loro stato nel gruppo, differenziandosi anche dallo stesso: ad esempio "faccio acquisti per impressionare e distinguermi dai miei amici". Il discorso sulle microtransazioni introduce la tematica sociale in Fortnite ma non la conclude. Spesso in questo articolo si è proposto, infatti, che gli aspetti sociali mostrino gli aspetti più delicati quando ci si approccia a questo gioco, ed è proprio per questi aspetti che si ritiene corretto fissare l'età d'accesso a questo gioco a 12 anni. Potendo giocare online insieme ad altri amici si creano momenti di condivisione preziosi, soprattutto nel contesto della pandemia Covid, all'interno di un gioco avvincente e strategico dove collaborare e organizzarsi è importante ma altresì possono instaurarsi, come in qualsiasi contesto, dinamiche di gruppo infelici e aggressive che potrebbero vertere su una sovrainvestitura del gioco. È proprio per questo che in questa mini guida si consiglia di consapevolizzare e sensibilizzare vostro figlio sul fatto che Fortnite è solo un hobby, un passatempo nel tempo libero, e che quindi non deve monopolizzare il suo tempo, le sue amicizie e i suoi pensieri…deve solo divertire!

Stabilire i limiti a Fortnite

Partecipare all'interesse del ragazzo, limitare l'accessibilità e gli orari di gioco nonché le microtransazioni, renderlo consapevole che dev'essere solo un passatempo sono gli elementi che in questo articolo si ritengono fondamentali per approcciarsi al proprio figlio riguardo al discorso Fortnite. Detto ciò, è importante stabilire regole chiare fin da subito e questa è una breve sintesi dei possibili limiti che si ritengono opportuni considerare:

  • Seguire la classificazione dei giochi Pegi, la quale designa i 12 anni come età opportuna per iniziare a giocare a Fortnite.
  • Vedere gli amici e interagire con loro nella vita reale.
  • Partecipare ad attività extrascolastiche di cui vostro figlio è entusiasta.
  • Tenere il passo con le lezioni scolastiche e fare i compiti.
  • Dormire a sufficienza.
  • Limitare l'orario di gioco.
  • Limitare la spesa nel gioco.
  • Chiarire e definire i valori che bisogna ricercare nella vita, valori che non hanno nulla a che fare con Fortnite. Disinvestire le fantasie sociali e personali dai giochi in favore degli aspetti ludici.
×
Stay Informed

When you subscribe to the blog, we will send you an e-mail when there are new updates on the site so you wouldn't miss them.

Centro Leonardo sul web

 

  

Centro Leonardo su TeleNord

  • TGN - i DSA

  • Il Logopedista per curare i disturbi del linguaggio

  • L’orientamento scolastico

Centro Leonardo su Radio 19

  • radio19
    Chi può fare la diagnosi DSA
  • radio19
    Compiti e DSA
  • radio19
    DSA e difficoltà emotive
  • radio19
    DSA e inglese
  • radio19
    DSA quando intervenire
  • radio19
    Il tutor didattico
  • radio19
    La dislessia
  • radio19
    La dislessia (2)
  • radio19
    Le competenze matematiche
  • radio19
    Senso di efficacia e impotenza appresa
  • radio19
    Sport e DSA

Search