Un'illusione fa riferimento a un errore di percezione della realtà, a una distorsione della comprensione sensoriale o cognitiva causata dal modo con cui il nostro cervello è solito organizzare le informazioni che riceve dall'esterno. Le illusioni possono coinvolgere tutti i sensi, anche se le più note sono quelle ottiche, poiché la vista spesso prevarica gli altri; queste ultime portano a vedere figure dove non sono realmente presenti o a non vederle dove invece ci sono. L'illusione si differenzia dall'allucinazione per il fatto che in quest'ultima si percepisce qualcosa che non è empiricamente presente nella realtà in quel preciso luogo e in quel dato momento. L'illusione cognitiva risulta più "insidiosa" rispetto all'allucinazione, soprattutto se si fa riferimento a quelle illusioni del sapere che emergono dai pregiudizi culturali, o da conoscenze errate, o da informazioni incomplete che vanno a generare processi mentali capaci di modificare la realtà rendendola una verità assoluta. Le illusioni portano le persone a creare informazioni errate o fuorvianti, che possono andare a influenzare i comportamenti e a determinare conclusioni inaspettate considerando i dati esatti. Più precisamente questo genere di illusioni fa riferimento a una serie di percezioni alterate circa situazioni precise appartenenti alla realtà, la quale viene modificata in base alle azioni e, prima ancora, ai processi cognitivi di chi agisce.
Per capire meglio come funzionano le illusioni cognitive, viene di seguito presentato un breve esempio:
Un samurai doveva affrontare una battaglia decisiva, era convinto della vittoria, ma i suoi soldati erano sfiduciati e pieni di timore poiché erano in inferiorità numerica. Il samurai li portò in un tempio e disse loro: "Lancerò questa moneta davanti alla statua del dio, se verrà testa vinceremo, se verrà croce perderemo". Lanciò la moneta in aria e venne testa. I soldati si caricarono di entusiasmo e vinsero la battaglia. Dopo la vittoria un anziano si avvicinò al samurai e gli disse: "Ancora una volta è dimostrato che il destino non si può cambiare". "Non mi sembra", disse il samurai. E mostrò la moneta che recava testa su entrambi i lati.
Dunque, le illusioni cognitive possono portare la persona ad agire, inconsciamente, sulla realtà in modo da renderla coerente con l'illusione stessa; infine, i risultati che derivano dai suoi comportamenti possono essere positivi o negativi, in grado di influenzare le credenze future della persona stessa.
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