Psicologia e Apprendimento

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Sbloccare il potenziale di bambini plusdotati con ADHD

Molti bambini con ADHD ottengono spesso punteggi elevati ai test del QI e risultano chiaramente più intelligenti di quanto mostri il loro andamento scolastico.

La rivista ADDitude, fonte di importanti notizie e informazioni rilasciate da esperti riguardo il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, ci spiega come questi bambini definiti "2E", ovvero "due volte eccezionali", presentino dei bisogni speciali accanto a un livello intellettivo molto alto, ovvero una doppia diagnosi. Per questi bambini la scuola può rappresentare una fonte di disagio, in quanto spesso i loro "doni" ne mascherano i bisogni speciali o, al contrario, i loro bisogni speciali nascondono le loro capacità. Avere un QI elevato, infatti, non è sempre sufficiente per avere successo a scuola e molti non si rendono conto di questo aspetto. Gli studenti "2E", come afferma Linda Neumann, editrice della newsletter "2E-due volte eccezionali", possono presentare ad esempio difficoltà a trasferire i loro pensieri sulla carta, a scrivere in modo leggibile, a fare calcoli in modo accurato, a rimanere organizzati e a seguire istruzioni dettagliate, sembrando quindi distratti o pigri anche se in realtà si stanno impegnando duramente. Quello che emerge da una situazione di questo tipo è che questi studenti finiscono per sentirsi stupidi e odiare di conseguenza la scuola.
Sapere di essere intelligente ma non riuscire a mostrare il proprio potenziale può avere un impatto davvero forte!

Senza compiti scolastici adeguati alle loro risorse cognitive, i bambini plusdotati con ADHD trovano difficile sostenere l'attenzione a lungo e sviluppano di conseguenza cattive abitudini di lavoro. Oppure, può succedere che alcuni studenti plusdotati evitino gli studenti 2E a causa della loro mancanza di capacità organizzative e abilità sociali. Gli studenti 2E hanno quindi bisogno di un programma differenziato che nutra i loro talenti e allo stesso tempo accolga le loro debolezze. Insegnanti e genitori dovrebbero collaborare fra loro e assicurarsi che uno studente 2E abbia un supporto per imparare a gestire i compiti e compensare la sua funzione esecutiva più debole, che normalmente viene identificata nella memoria di lavoro. Alcuni di loro possono per esempio aver bisogno di più tempo per completare le attività rispetto agli altri studenti e possono trarre vantaggio dall'uso di tecnologie didattiche.


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