Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che le persone con dipendenza da internet presentano alcune diversità per quanto riguarda la "materia bianca" nel cervello. In particolare è stata indagata l'integrità della sostanza bianca negli adolescenti con dipendenza da internet. I risultati suggeriscono riduzioni generalizzate nei principali percorsi della sostanza bianca e tale struttura anormale può essere collegata ad alcuni disturbi comportamentali.
Un altro studio ha evidenziato che il cervello risponde in modo più forte al suono di notifica di Facebook rispetto alla visione di un cartello stradale di STOP.
I comportamenti di dipendenza derivano in genere dall'omeostasi violata dei sistemi del cervello impulsivo e inibitorio; in questo caso si è esaminato se questi sistemi subissero un caso specifico di dipendenza dalla tecnologia, ovvero la "dipendenza" da Facebook. I risultati hanno indicato che, ai livelli esaminati di sintomi di dipendenza, le "dipendenze" legate alla tecnologia condividono alcune caratteristiche neurali con dipendenze da sostanza e gioco, ma differiscono da quest'ultime nella loro eziologia cerebrale e forse patogenesi, per la loro correlazione al funzionamento anormale del sistema cerebrale inibitorio-controllo.
Bisogna però ricordare che correlato non vuol dire causato: in poche parole, solo perché molte persone che usano Facebook soffrono di difficoltà del sonno, non significa direttamente che l'uso di Facebook sia la causa del problema stesso.
Fonti:
https://news.uci.edu/2016/02/04/uci-researchers-link-compulsive-facebook-checking-to-lack-of-sleep/
http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0030253
https://www.researchgate.net/publication/269414387_Examination_of_neural_systems_sub-serving_facebook_addiction
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